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AMMI ASSOCIAZIONE MOGLI MEDICI ITALIANI Sezione di Roma _______________________________________ La Vice Presidente
TAVOLA ROTONDA ( 21 ottobre 2015 sez. Di Roma) La Medicina di Difesa
IL 21 ottobre, nella Giornata Nazionale dell’AMMI, presso L’Ordine dei Medici di Roma, si è svolta La Tavola Rotonda dal titolo “ La Medicina di Difesa” , tema trattato in contemporanea da tutte le Sezioni AMMI d’Italia per ricordare S. Luca Evangelista patrono dei medici e degli artisti. Illustri relatori hanno animato l’evento destando un vivo interesse nei numerosi presenti in sala. Dopo i saluti di benvenuto della presidente Giuseppina Araco e del vicepresidente dell’Ordine Dott. Giuseppe Lavra, ha preso la parola Don Andrea Manto della CEI, medico geriatra professione che ha esercitato prima di diventare sacerdote. “Cambiamenti etici – culturali legati all’alfabetizzazione e all’uso di internet, hanno modificato l’idea della Medicina, non c’è più l’alleanza medico – paziente, c’è l’idea che la Medicina debba sempre più soddisfare le esigenze del paziente.” IL dott. Mario Bernardini , medico e giornalista, moderatore dei relatori, li ha presentati di volta in volta, indugiando su sue considerazioni personali alla fine di ogni intervento. IL giornalista RAI, Guido Barlozzetti ha introdotto il tema “ il Potere della parola” proiettando sullo schermo un famoso quadro di Rembrandt “ La lezione di Anatomia” in cui il gioco di luci e ombre, mette in risalto la figura del professor Tulp che, sezionando un cadavere, racconta e mostra ai suoi allievi, quello che il cadavere “contiene.” Tulp è detentore di un sapere che si appoggia alla parola, all’interno di una dimensione scientifica del 1600. Oggi si cerca di stabilire un contatto tramite la parola, servendosi sempre più spesso di stereotipi che identificano i cosiddetti linguaggi collettivi ( Il Calcio, La Meteorologia etc….) Ma attenzione al” potere della parola” quando si parla di dolore e sofferenza! Commenta il dott. Bernardini: il rapporto medico – paziente non è come dire“ cavallo e cavaliere”, è qualcosa di ben più profondo che riporta a un concetto filosofico. IL dott. Giuseppe Lavra ha esordito dicendo che il medico, oltre a manifestare il suo sapere, deve manifestare anche il suo saper essere. Purtroppo anche a causa della tecnologia, la medicina è entrata nell’ambito di un contesto che va verso il paradigma delle organizzazioni. Ha fatto richiamo più volte alla deontologia, dandone anche cenni storici, i Galatei d’Istria e Trento(1836), Angelo Rothe il Codice di Sassari(1903) in cui già appariva il concetto di consenso informato. Ha concluso con questo messaggio: “ Se sono chiare le cose a chi spiega, si riesce a comunicarle bene anche a chi non è a quel livello di comprensione”. Dopo qualche battuta di spirito per alleggerire la complessità degli argomenti trattati, il professor Antonio Paolini, già ordinario di chirurgia generale Università “Sapienza”, ha così iniziato e concluso il suo Intervento. “ Bei tempi quando il paziente aveva grande considerazione del chirurgo! Il dogma della fiducia è quasi dimenticato dai pazienti. Le informazioni su Internet devono essere considerate un notiziario “non” a carattere scientifico. IL rapporto chirurgo-paziente deve essere distensivo e deve coinvolgere anche i familiari del paziente. IL paziente che si affida, guarisce meglio. E’ indispensabile infine, che il paziente legga e firmi il consenso informato.” IL dott. Bernardini approva, commentando che c’è bisogno anche di empatia nell’approccio medico- paziente e aggiunge che quando si parla di “malasanità”, ci vuole un aggettivo che la identifichi, ( amministrativa, organizzativa ), un chiaro riferimento agli stereotipi del linguaggio collettivo già citato da Guido Barlozzetti. Parla ora il professor Giovanni Arcudi, Ordinario di Medicina Legale, Università “Tor Vergata”. IL messaggio Deontologico viene comunicato agli studenti di Medicina al sesto anno a cui arrivano imbottiti di tecnicismi, e, non riescono a captarne
pienamente il significato. Ormai il rapporto medico-paziente si è deteriorato. La clinica, che stabiliva un rapporto empatico con il paziente, viene oggi sostituita da un insieme di esami tecnici per i quali non si fa’ più clinica. La Medicina è filosofia, nel senso di amore del pensiero nel pensare al paziente: PARLARE al paziente, ASCOLTARE il paziente, RITORNARE al concetto di iatròs. La dott.ssa Elisabetta Ceniccola, magistrato PM, intervenuta per ultima, ha condiviso pienamente tutto ciò che è stato espresso dai relatori che l’hanno preceduta. Lavora in stretta collaborazione con il medicolegale con cui si relaziona continuamente. Capita a volte che i media, per una non corretta informazione, diffondano notizie non corrispondenti a verità e quindi è richiesta la massima attenzione. Nella realtà odierna, numerosi avvocati si aggirano intorno agli ospedali per indirizzare pazienti insoddisfatti del servizio medico loro prestato, verso denunce e risarcimenti. Le cause penali sono veloci nel loro iter, le civili sono lunghissime e in alcuni casi si può ricorrere alla conciliazione. I problemi maggiori sono per i chirurghi, soprattutto i chirurghi estetici. Nonostante tutte le difficoltà , la dott.ssa Ceniccola ha espresso questa valutazione: “ I medici Italiani sono medici bravi! “In conclusione, tutti i relatori e il loro moderatore, sono stati in perfetta sintonia di pensiero sui temi trattati. Un cocktail ha chiuso piacevolmente la serata.
La Vicepresidente Fiorella Fioritoni Ponno
Aggiunto alle 12:11 PM
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